What fate has determined

Tre anni dopo...

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    Sua Altezza Serenissima
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    Quella mattina l'aria era fresca, la pioggia di quella notte era continuata a scendere incessantemente per ore e ore. L'intero viale era fradicio, qualche pozzanghera qua e là invitava i bambini che passavano di lì a tuffarsici dentro, non curandosi minimamente dei vestiti sporchi e delle conseguenti ramanzine fatte loro dai genitori. Osservando quella scena non poté fare a meno di sorridere, per quale motivo tutto sembrava così bello quel giorno? Preoccupandosi di chiudere il cancello che dal giardino dava sull'esterno vide venire verso di lui la signora Medo, l'allegra e socievole signorotta che abitava giusto qualche casa più avanti.

    "Buongiorno signora Medo! Anche oggi in giro per compere?"

    Con un gesto della mano richiamò la sua attenzione, aspettando che lei lo riconoscesse, ultimamente sembrava avere qualche problema di vista. La donna infatti si fermò non appena notò il suo cenno e, avvicinando gli occhiali agli occhi, lo squadrò per qualche istante prima di comprendere e rispondere al suo saluto con un sorriso cordiale e sincero.

    "Buongiorno caro, oggi servivano le uova! Sai tra poco dovrebbero arrivare i miei nipoti, dei ragazzi così bravi! Volevo preparare la torta ma come sempre mancava qualcosa. A proposito, non hai idea di cosa mi ha raccontato il cassiere del supermercato poco fa..."

    Guardandola stranito non poté fare a meno di sospirare, anche questa volta sarebbe andata per le lunghe. La signora Medo era una donna a cui doveva molto, negli ultimi tempi era sempre stata disposta ad aiutarlo più e più volte. Era anche grazie a lei se fin'ora era sempre riuscito a venire fuori dai più e più guai che combinava in casa, sia che si trattasse di fare una lavatrice o di non bruciare il cibo in padella. L'allegra signora l'aveva preso così in simpatia da considerarlo come un nipote, ovviamente la cosa non poteva che fargli piacere, ascoltare i suoi discorsi non era poi così male. Quel giorno però...

    "Mamma non pensi che sia meglio andare?"

    Introducendosi nel discorso, Noe, la figlia della signora Medo, lo guardò con aria divertita, probabilmente intuendo i suoi pensieri. Poggiando una mano sulla spalla della madre si avvicinò ai due, il suo sguardo curioso andava oltre la sua figura, probabilmente rivolta verso il giardino e la macchina. Intuendo le sue intenzioni, Xerxes si voltò a guardare a sua volta la vettura, il bagagliaio era aperto e alcune scatole giacevano in bilico in attesa di essere spostate.

    "Hai fatto compere?"

    Il suo tono divertito lasciava intuire che sapesse benissimo quale fosse la verità, eppure era fatta così, voleva sembrare innocente fino all'ultimo.

    "I tuoi trucchetti non funzionano più Noe, sicuramente sai già tutto."

    Ridacchiando si mosse verso la macchina, raccogliendo le scatole e chiudendo il bagagliaio, con un forte tonfo, scuotendo così la macchina e facendo cadere decine e decine di goccioline. In lontananza si poteva sentire l'allegro vociare dei bambini, probabilmente la scuola era appena finita e adesso tutti iniziavano ad avviarsi verso casa. Noe sembrò accorgersi della cosa, osservando velocemente il suo orologio sembrò valutare varie opzioni prima di sospirare e rassegnarsi all'idea di non avere abbastanza tempo per divertirsi con lui.

    "Oh Xerxes sei così crudele! Hai il cuore di ghiaccio! Potresti almeno stare al gioco ogni tanto..."

    Rivolgendo la sua attenzione alla madre e aiutandola con le borse della spesa avrebbe guardato ancora una volta Xerxes, per poi avviarsi nuovamente per la sua strada.

    "La prossima dovrei presentarmelo, nascosto dietro quella tenda sembra un fantasma! Hey Giulietta!"

    "Giulietta che? Cosa stai...!"

    Alzando lo sguardo verso la finestra del primo piano fece appena in tempo a vedere l'anta chiusa di colpo, la risata dell'amica era già lontana di qualche metro mentre si scusava per il dispetto.

    "Pagherò pegno lo prometto!"

    Correndo verso il cancello osservò Noa in lontananza, indeciso se dirle qualcosa o no. Rassegnato all'idea di non poterci fare nulla si limitò a sospirare alzando la testa al cielo. Dopo tutta la nottata di pioggia finalmente il cielo era limpido, per qualche assurdo motivo tutto era estremamente bello e felice quel giorno. Una ragione che faticava a comprendere, o forse non proprio. Una volta entrato in casa chiuse la porta dietro di sé con una pedata, il calore del salotto era incredibilmente piacevole in quelle uggiose giornate d'autunno. Muovendosi su per le scale non poté fare a meno di pensare quanto quelle scatole fossero pesanti, cosa diamine si era portato dietro? Al piano di sopra il rumore di passi veloci non faceva che confermare le sue supposizioni, aveva ascoltato tutto. Pensandoci su non poté fare a meno di riderci sopra, per quanto il tempo passasse certe cose rimanevano uguali. Attraversato il corridoio bussò alla porta della stanza, prima di aprire con più delicatezza possibile, l'inconfondibile profumo del ragazzo aveva già riempito l'ambiente.

    "Queste sono le ultime, dove le metto?"

    Osservandolo da dietro le scatole notò quasi subito l'agitazione che sembrava averlo colto.

    "Dai non fare così, era solo una battuta! Noa è una bravissima ragazza vedrai che diventerete presto amici."

    Vista l'assenza di risposte decise di poggiare le scatole sul cassettone lì vicino. Dall'altro lato della stanza, Matt stava aggrappato alla tenda della finestra, completamente rosso in viso ed incapace di proferire parola. Avvicinandosi lentamente Xerxes lo osservava con aria stranita, sembrava quasi pietrificato. Grattandosi il capo non poté fare a meno di pensare a quanto fosse esagerata quella reazione.

    "Tutto bene?"

    "H-ha detto Giulietta?"

    Finalmente diceva qualcosa, sentendo quella domanda Xerxes riusciva a stento a trattenere le risate.

    "Beh insomma stai qua a guardare tutto dalla tua finestra, non ha tutti i torti..."

    "Cosa stai dicendo!?"

    Voltandosi a guardarlo Matt voleva a tutti costi apparire serio ed arrabbiato, tentativo purtroppo inutile visto il colorito paonazzo che il suo volto stava lentamente assumendo. Osservandolo dritto in volto era impossibile non trovarlo tenero per lui, persino in quella situazione tanto assurda.

    "Diamine ti fai troppi problemi Matt..."

    Avvicinandosi ancora allargò le braccia, stringendolo in un forte abbraccio. Dopo tutti quei mesi di solitudine era stupendo poterlo riavere affianco, era oramai da troppo tempo che Matt mancava in città e fino ad'ora non si era reso veramente conto di quanto gli mancasse la sua presenza. Tutto era incredibilmente più caotico e divertente quando c'era lui, persino una normale giornata d'autunno come quella. Matt, sorpreso dal gesto, non fiatò, sorridendo timidamente ricambiò l'abbraccio, richiamando vecchi ricordi e sensazioni.

    "Mi sei mancato... Non andartene mai più."

    "Cosa cosa?"

    Ridacchiando Matt cercò di muoversi, ma la stretta di Xerxes era troppo forte. Continuando a stringerlo a sé poggiò le testa su quella del biondo, deciso a giocargli un bel dispetto.

    "Esatto... Rimani qua, per sempre."

    Il suo tono di voce lasciava intuire quanto trovasse divertente quella situazione.

    "Xerxes..."

    "Sì?"

    "Non possiamo rimanere tutto il giorno abbracciati..."

    "E chi lo dice?"

    Scuotendo la testa Matt capì di non avere altra scelta se non quella di assecondarlo, anche provandoci non sarebbe mai riuscito a slegarsi dalla presa.

    "Ho capito... Cosa vuoi?"

    Prima di rispondere Xerxes mormorò tra sé, fingendo di essere indeciso e approfittando della cosa per tenerlo vicino a sé ancora un po'. Preoccupato però di potergli dare veramente fastidio alla fine si decise, simulando la voce del bambino che non era più oramai da molti anni.

    "Voglio andare a mangiare le frittelle!"

    "Frittelle... Ma è ora di pranzo di oramai!"

    Il silenzio calò per qualche istante, nessuno dei due si muoveva ancora, quando infine Matt crollò.

    "E va bene... Frittelle siano..."

    "Evviva!"

    Soddisfatto della sua vittoria, Xerxes lasciò finalmente andare il ragazzo, iniziando ad incamminarsi verso la sua stanza. Matt nel frattempo lo osservava in un misto di rassegnazione e divertimento, il disagio e l'ansia di prima erano oramai sparite, Xerxes era riuscito nel suo intento.

    "Vado a cambiarmi e poi andiamo!"

    L'ennesimo rumoraccio lo avvisò che Xerxes era in camera sua, come il solito aveva sbattuto la porta senza il minimo di delicatezza. Poggiandosi sul letto Matt non poté fare a meno di pensare quanto fosse strano ritrovarsi in città dopo tutto quel tempo, chissà quante cose erano cambiate, chissà cosa era successo nel frattempo ai suoi amici. Era da così tanto che non aveva l'occasione di vederli, quasi se ne vergognava. Durante tutto il viaggio dalla stazione alla casa aveva pensato di chiedere a Xerxes di loro ma non ne aveva avuto il coraggio, da quando era sceso dal treno il compagno non faceva che continuare a parlare e andare da un luogo all'altro con la sua solita e ingiustificata spensieratezza. Lasciandosi andare sul letto non poté fare a meno di pensare a tutte le avventure che avevano passato, con una buona dose di malinconia e serenità.
    Xerxes nel frattempo era pronto, raccogliendo la giacca dalla sedia di fianco al letto si diede un'occhiata veloce allo specchio prima di avviarsi alla porta. Il suo telefono squillò per qualche istante e lui non aspettò un attimo a rispondere, tutto doveva essere preciso, sperava che la sorpresa che aveva organizzato potesse andare a buon fine.


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    - Lo spazio dell'autore!


    Ed eccoci qua! Salve a tutti. Che voi siate vecchi frequentatori dei diari o nuovi amici sono felice di darvi il benvenuto in questa piccola grande avventura che mi preparo ad affrontare con i nostri cari personaggi. Questa volta ho deciso, cercando in un certo senso di ricordare i tempi in cui eravamo tutti insieme sul forum, di ispirarmi alla storia di un'altra utente che tutti conoscerete: la nostra Alicetta, il diario di cui accennavo sopra è Girls Problems, dateci un'occhiata se vi va! Questa storia prenderà ispirazione da vari anime, manga e romanzi che ho letto... Di tutto un po' insomma. Ma possiamo dire che l'ispirazione principale sarà Toradora, un anime che ho visto non so quante volte e che per me ha tanti significati importanti. La storia si svolgerà in questa città immaginaria, un misto tra le città giapponesi/americane/europee dove i nostri personaggi vivono da sempre, almeno se volete riprendere il vecchio pg eheh. Per rendere tutti partecipi e seguendo lo spirito dei diari, che è appunto quello di avvicinare e unire gli utenti, anche questa volta ognuno di voi potrà proporre il suo personaggio, ideandone aspetto carattere ecc.

    Per partecipare basta compilare questa semplice scheda, sia per il vostro personaggio che per il vostro partner, se si va ovviamente. Per iniziare questa prima parte ho usato il nostro caro vecchio e semplice schema, vi lascerò anche le schede di Matt e Xerxes per aiutarvi in caso di dubbio. Come sempre più cose scriverete e più mi aiuterete a soddisfare le vostre richieste. Tenete sempre conto però che la storia è mia, perciò mi riservo il diritto di prendere alcune decisioni! Ovviamente se ne può parlare.

    Schemino dati: (SOTTO SPOILER MI RACCOMANDO!)

    - Nome:
    - Cognome:
    - Età:
    - Altezza:
    - Aspetto fisico:
    - Carattere:
    - Ama:
    - Odia:

    Esempi per aiutarvi:

    Matt:
    Nome: Matt

    Cognome: Rainsworth

    Età: 20

    Altezza: 1,68 m.

    Aspetto fisico: Negli ultimi anni Matt è cresciuto di qualche cm abbondante, il suo fisico però rimane sempre molto asciutto e delicato, finendo così per sembrare ancora più fragile. Ha la pelle candida, bianca come il latte ed occhi di un verde molto brillante. Tiene sempre i capelli abbastanza lunghi, scendono fino al collo e qualche ciuffo ribelle gli copre sempre la fronte, è inutile provare a pettinarli. Ama alla follia i vestiti caldi e morbidi come maglioni, felpe e sciarpe. E' solito vestire in maniera sobria, a tratti elegante, ma non rinuncia mai ad un tocco personale e strambo, come magari una spilla sullo zaino o l'orologio da taschino. Da qualche mese a questa parte poi ha iniziato ad indossare gli occhiali, non è solito tenerli sempre, limitandosi ad usarli in caso di necessità. Al lobo sinistro porta un piccolo orecchino azzurro, una semplice pallina di plastica, abbastanza semplice per non sembrare esagerata ma vistosa al punto giusto.

    Carattere: Estremamente buono, comprensivo e gentile. Grazie all'aiuto dei suoi amici è riuscito a sciogliersi un pochetto, risultando meno timido e titubante di quanto potesse essere anni prima. Ovviamente questo non significa che non si vergogni per la maggior parte delle cose, è difficile se non impossibile reprimere la propria indole. I litigi e le incomprensioni che ci sono state con Xerxes l'hanno portato ad essere più cauto nel suo approccio con le persone, richiamando anche i fantasmi del passato che non sotto sotto non hanno mai smesso di perseguitarlo. La sua relazione con il ragazzo è andata avanti dopo qualche mese di pausa e di discussioni, in questi anni non hanno avuto modo di vedersi molto a causa del suo soggiorno all'estero ma sembra che adesso provi meno disagio nell'ammettere di provare per lui un sentimento forte. Se lasciato da solo finirà molto probabilmente a riflettere su mille e mille cose, arrivando persino a deprimersi o. in caso contrario, o ritrovare la felicità di punto in bianco.

    Ama: La musica pop, soprattutto quella allegra e con un bel ritmo, la musica classica, che però si vergogna ad ascoltare in compagnia di altre persone e tutto ciò che è inerente all'arte: teatro, fotografia, pittura. Sotto l'influenza di Xerxes ha cominciato da poco ad approcciarsi al mondo dei videogiochi, cosa che gli riesce abbastanza difficile a causa della sua continua indecisione sui titoli da provare. Ama molto i dolci e grazie ad essi si è avvicinato al mondo della cucina, sfortunatamente per lui non ha chissà quale talento e perciò si limita a sperimentare di volta in volta, di certo non diventerà mai uno chef stellato.

    Odia: La cosa che teme e odia con tutto sé stesso è, appunto, la solitudine. Sa bene che un simile comportamento possa apparire come un segno di poca maturità e perciò cerca sempre di non darlo a vedere, arrivando al punto di soffrire in silenzio piuttosto che chiedere aiuto a qualcuno. Un'altra cosa che odia con tutto sé stesso è la violenza, giustificata o meno, gli episodi di bullismo che ha sopportato da bambino l'hanno portato ad odiare qualsiasi comportamento scorretto. Nella quotidianità non sopporta il disordine, uno dei maggiori motivo per cui litiga con Xerxes da quando hanno deciso di convivere, lo sport, è più forte di lui non ci riesce proprio, e la temutissima matematica, non è mai stato portato e ogni volta che si ritrova a dover fare dei conti sarebbe capace di impazzire.


    Xerxes:
    Nome: Xerses T.

    Cognome: Blake

    Età: 23

    Altezza: 1.81 m.

    Aspetto fisico: Xerxes non è cresciuto più di tanto, con grande sollievo di Matt e dei suoi complessi. La sua statura unita al fisico allenato e robusto lo fanno apparire in tutto e per tutto come un giovane uomo bello e fatto. I suoi continui allenamenti all'aria aperta e la sua passione per il mare gli hanno conferito un colorito abbronzato, leggermente più scuro rispetto al colorito di molti e quanto di più distante possa esistere dalla pelle candida di Matt. Cercando di conciliare la comodità e le ultime mode ha deciso di adottare un nuovo taglio: i capelli, di colore castano, sono rasati ai lati e tenuti abbastanza lunghi sulla testa, secondo molti dovrebbe usare gel o roba simile ma lui non ne ha mai voglia, preferendo lasciarli così come sono. Il suo abbigliamento coniuga la sua passione per lo sport con la sua indole sbarazzina, il suo armadio conta un'infinità di t-shirt di ogni genere e colore, felpe, jeans strappati e non ed, infine, la sua piccola collezione di scarpe sportive. Negli ultimi anni si è concesso inoltre più di un regalo: gli orecchini che porta alle orecchie sono diventati tre, due a sinistra e uno a destra, mentre sull'avambraccio destro e buona parte della schiena si è fatto tatuare un curioso tatuaggio giapponese, dai colori freschi e sgargianti.

    Carattere: L'energia e la spontaneità che lo contraddistinguono lo hanno reso un ragazzo abbastanza popolare nella zona. La sua passione per lo sport è sempre molto forte, ha continuato ad allenare la squadra di nuoto della scuola e inoltre collabora con la squadra di atletica, oltre ovviamente a fare sport per i fatti suoi. E' estremamente estroverso, non ha nessun tipo di problema a stare in mezzo alla gente o essere al centro della scena, qualcuno addirittura gli ha proposto di posare per qualche rivista ma lui si è sempre rifiutato, pensando che fosse una cosa estremamente stupida. Rispetto a qualche anno prima sembra aver sviluppato un lato molto più sensibile e adulto, il ricordo dell'orrida scenata compiuta in quel vecchio locale diroccato lo perseguita in maniera fastidiosa. Ama molto la compagnia di chiunque, una qualità che gli è molto utile per motivare e comprendere i bisogni della sua squadra. A differenza di Matt però non è in grado di rimanere serio troppo a lungo, non lo fa con cattiveria, è semplicemente troppo spensierato per riuscirci.

    Ama: Ama l'aria aperta, la natura, gli spazi sconfinati. Il luogo che preferisce in assoluto è la spiaggia, adora nuotare in tutta tranquillità o provare, con risultati contrastanti, a cavalcare le onde. Ovviamente non può fare a meno di seguire tutte le partire delle sue squadre preferite e, quando ne ha l'occasione, prende sempre un paio di biglietti per andare a vederli allo stadio, trascinandoci Matt contro la sua volontà. Nel suo tempo libero è solito passare molto tempo davanti ai videogiochi, conosce a memoria quasi tutti i personaggi e le saghe più famose, quando ha una serata libera adora invitare gli amici a casa per fare una partita in multigiocatore. La sua musica preferita è la musica rock, a volte gli piacerebbe imparare a suonare la chitarra ma è troppo pigro per mettersici veramente. Alle feste dimostra sempre un'energia incredibile, contenuta in parte dalla presenza di Matt e dalla paura di una sua sfuriata.

    Odia: Una cosa che lo fa proprio infuriare è la maleducazione, ad ogni livello. In quanto allenatore cerca sempre di mostrarsi amichevole con i suoi ragazzi ma in cambio richiede rispetto e un minimo di disciplina. Il suo odio verso questi comportamenti è ancora più forte quando si trova davanti a discriminazioni di ogni genere, cosa che sente molto vicina viste le difficoltà che ha affrontato dichiarando alla famiglia e ai conoscenti la sua intenzione di fidanzarsi con Matt, che ancora soffre a causa delle reazioni di alcune persone a loro vicine. Un lato negativo del suo carattere è sicuramente la sua gelosia, una gelosia che dimostra solo nei confronti del suo ragazzo, probabilmente un riflesso portato dalla continua paura che qualcuno possa arrecargli ulteriore dolore dopo i pesanti episodi del suo passato, che ancora nessuno conosce. Nella sua quotidianità Xerxes non sopporta gli ambiti troppo seri e rigidi come riunioni, teatri, uffici ecc.


    Edited by ~Matt_Rainsworth~ - 9/12/2017, 21:40
     
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    - Nome: Albuxia
    - Cognome: Mashiota
    - Età: in girls problems ne avevo 12, ora penso 14(?) (15 poi nel corso della storia :3)
    - Altezza: un metro e 64
    - Aspetto fisico: alta nella media, magra, capelli castano scuro medio/lunghi (in girls problems avevo la tinta azzurra ahahah xD) occhi verdi, porta gli occhiali
    - Carattere: un po' timida prima di fare amicizia, specialmente con i ragazzi, dopo averci fatto amicizia diventa estroversa...in generale è gentile, disponibile, pronta ad aiutare le persone, ma è anche abbastanza fragile e a volte si crede debole, ma trova sempre la forza di andare avanti
    - Ama: disegnare, mangiare, ascoltare la musica, parlare con gli amici, leggere e anche dormire, specialmente in inverno
    - Odia: le persone che ne prendono in giro altre alle spalle, che se ne approfittano

    E con questo ho finito, qualsiasi cosa ti faccio sapere! :))):

    Edited by Albuxia - 10/12/2017, 21:06
     
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  3. >Alicetta<01
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    Matt e Xerxes ritornano più dolciosi e pucciosi che mai :sisi:
    Un giorno ti denuncerò per istigazione al diabete XD Penso che ora tocchi a me inventare qualcosina
    Nome: Aelin (non più “Alice”, che potrebbe essere invece un ipotetico soprannome)
    - Cognome: Montgomery
    - Età: 17 (quasi 18)
    - Altezza: 1,72
    - Aspetto fisico: Aelin non è particolarmente muscolosa, anzi, le risulta piuttosto difficile prendere peso e massa muscolare. Di carnagione è così pallida che anche il fondotinta più chiaro della gamma su di lei appare troppo arancione. A volte le capita di sentirsi dare della mozzarella o del cadavere, ma lei è contenta del colore che la sua pelle ha. Non si sforza di abbronzarsi per accontentare i maldicenti, tra cui anche sua sorella, che la vorrebbero più scura secondo la moda attuale. I suoi occhi sono leggermente all’insù e la pupilla quasi non si riesce a distinguere dall’iride, poiché quest’ultima è di una tonalità che rasenta il nero. A causa di ciò, i suoi occhi pur non essendo azzurri o verdi, spiccano sul volto pallido, attribuendogli un che di misterioso. Il naso, così come le guance paffute, è costellato di lentiggini. I capelli, talvolta indomabili, sono rossicci, e scendono lungo le spalle in morbidi boccoli. Può capitare che soffri di anemia.
    - Carattere: Aelin è una persona tranquilla, osserva ciò che le è attorno con indifferenza. Non si stupisce facilmente, sembra che abbia già scoperto il mondo prima degli altri, forse tramite i tanti libri che legge. Il fatto che sia tranquilla non vuole dire però che non abbia una certa verve. Quando c’è qualcosa che coinvolge le sue passioni, un’improvvisa allegria si impossessa di lei. Davanti a ciò che non ritiene giusto non esita a parlare, alcune volte libera una lingua velenosa e si scalda facilmente, non riuscendo sempre a pesare le sue parole. È una persona che agisce solo se è sicura di poter vincere, di essere dalla parte della ragione. Non si fa tanti problemi a stare sola, anzi, le piace molto. Riesce ad analizzare meglio le persone e le situazioni in cui si trova. Non capisce perché tutti temono la solitudine. È così bella, stare in mezzo alla gente la fa sentire come se dovesse sempre cercare di accontentarle, come se dovesse nascondere la parte più profonda di lei che agli altri non potrebbe piacere. Un curioso controsenso è che le piace stare in mezzo ai dibattiti, dire la sua e, soprattutto, vincere. Non si fida facilmente delle persone, evita di affezionarsi anche anche a chi le è più vicino, perché non vuole soffrire qualora la abbandonassero.
    - Ama: Leggere, guardare i suoi programmi preferiti e disegnare scene raccapriccianti con corpi dilaniati. La incuriosisce l’anatomia umana, la bellezza che si cela dietro alla morte. Un secondo, e non esisti più. I generi di libri da lei più amati rientrano nella sfera del thriller, ma legge tranquillamente tutto ciò che le capita in mano, senza pregiudizi e guidata solo dalla sete di sapere.
    - Odia: I posti e le persone troppo rumorose, che devono sempre saltellare e sorridere solo per cercare di risultare simpatici. Odia perdere, ma una sconfitta è anche un’occasione per imparare qualcosa dall’avversario.
     
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    Light! Che bello veder partecipare anche te! <3
    Considera che il mio Xerxes è la persona più diversa che esista dal vero Xerxes ahaha, basta leggere la descrizione e si nota subito. :neheh: Prometto che appena posso aggiorno col secondo capitolo, al momento lo studio mi sta occupando tanto, tantissimo tempo. :rollroll:
     
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    Sono felice che tu sia felice ! (?)

    Comunque non ti preoccupare, prendi il tuo tempo!
     
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    Spero di essere ancora in tempo xD e cambio pg perché ahahah sono perfida (?)^^

    - Nome: Valentin Charlotte, soprannominata Charchan.
    - Cognome: Moreau, quello vero è Kinomoto.
    - Età: 15 anni
    - Altezza: 1,49 lol (per ora xD)
    - Aspetto fisico: È piccolina, con i capelli biondi, lunghi e lisci, ed ha l'eterocromia, ha la pelle molto chiara e veste sempre da ragazzo, infatti indossa spesso il cappello. È magra piatta, ma è un po'bassa a causa di alcuni problemini.
    - Carattere: È un maschiaccio, ma è anche sarcastica, ironica, acida, perfettina, ma anche sicura di sé, buona e leale, sincera, è astuta, furba ed è anche un'abile stratega capace di tirarsi fuori dai guai, è agile e ogni volta che succede qualcosa, lei è lì, è una bravissima detective ed è molto intelligente, suona il pianoforte ed ha una mira infallibile, ed è una bravissima spadaccina, ginnasta e karateka.
    - Ama: leggere, scrivere, la sua città, gli amici, i cioccolatini, gli anime e i manga.
    - Odia: i traditori, i bugiardi, i cattivi e chi non fa altro che lamentarsi.
     
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