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  1. .

    FINALE,ONESHOT.



    Il Grand Prix era finito,e io ne ero rimasta incatenata all'interno. Non volevo che tutto ciò che era accaduto da quando Light mi aveva trascinato fuori dalla pista di pattinaggio finisse.

    Non poteva tutto scomparire così in fretta,come se non fosse accaduto.

    Come un ricordo mi tornavano in mente i raggi del sole che penetravano nel mio animo quando uscii dalla pista di pattinaggio correndo con la mano intrecciata in quella della turchina.

    Ironico come tutti i miei inizi erano dati dalle mani della ragazza dai chiari colori in volto e nell'animo.

    Partendo dallo stesso cellulare che mi portò a pattinare,alla sua mano che mi trascinava lontano dalla pista,dove sarei tornata presto innumerevoli volte,con milioni di emozioni,e colori,differenti,e anche tutto finiva così.

    Con la mia mano intrecciata nella sua mentre in silenzio,guardiamo l'orizzonte della Russia che ci accompagnava ogni giorno,per l'ultima volta con le valigie accanto a noi.

    Quell'orizzonte che per la prima volta condividei con la mia Coach,Alice.

    Non mi sarei mai permessa prima di chiamarla per nome,o di chiamarla semplicemente e volerla con me.

    - Avevi ragione. - Sussurrai,senza distogliere lo sguardo dal cielo arancione,rosso,rosa e azzurro.

    - Lo so.- Si limitò a rispondere lei stringendo la sua presa alla mia mano,lo feci anche io.



    Il sole era sceso,l'ora era arrivata. Solo un'ultima volta mi guardai indietro...

    L'immagine di una figura bionda,che sulle gambe,in modo goffo,teneva una bambina sorridente e gioiosa che si dondolavano abbracciati sull'altalena nel parchetto vicino mi invase la mente,e mi scaldò il cuore.

    Come un fulmine a ciel sereno,le lacrime versate da quell'ultimo sulla pista riaffiorarono nella mia mente automaticamente,come una maledizione.

    Insieme alle medesime,l'esibizione veloce ed euforica dello stesso,che lo eliminarono dalla gara perchè non riuscita ad eseguire come da programma,e i movimenti lenti e senza emozioni che tenevano a malapena in piedi il corpo esile del ragazzo mi incupirono l'anima ancora di più.

    La morte della madre dell'Aristocratico,ricco e Dio Matt,definito da tutti in quei modi,aveva fatto crollare in mille pezzi l'armatura che indossava il medesimo.

    Fù in quel momento che vidi,tra le lacrime che lentamente scivolavano dagli occhi di ghiaccio,come se si fossero sciolti, la vera forza che si celava in Matt Rainsworth.

    Anni di allenamenti su allenamenti per tenere su il nome della ricca famiglia,nessuno glielo aveva davvero chiesto,si sentiva solo in dovere di farlo.

    Tutto ciò che sul ghiaccio aveva espresso fino a quel momento non mi avevano lasciato nessun colore unico perchè era solo la perfezione creata dalla paura,non da quello che nel cuore voleva esprimere.

    Sorrisi,al ricordo della mia arrabbiatura,della mia sfuriata,della sua sfuriata di risposta,del dovere di pattinare in quel modo e di dover fingere,e da meno non potrei dimenticare la mia incoscienza nel rubare il telefono che tra le mani custodiva.

    E l'alzare al massimo il volume di una melodia casuale riprodotta dalla sua playlist,era dolce e gentile,portava il nome di Sparkle,Your Name.

    - PERCHE' NON PATTINI SU QUESTO?! EH BIONDO TROPPO OSSIGENATO?! HAI PAURA DI FARMI VEDERE CHI SEI? -

    Ancora nella testa mi risuonava l'urlo che diedi in contrasto con la melodia di sottofondo.

    Non sapeva ancora nessuno,della sua eliminazione,ma quando tutti lo venimmo a sapere,del mio terzo posto,e della sua eliminazione come quarto,la frase che dissi mi tornò in mente a maledire la impulsività.

    Ricordo come ieri i piedi che mi dolevano mentre correvo per tutti i luoghi adiacenti alla pista cercando la bionda chioma.

    Ma prima della medesima,ne vidi una chiara come il cielo,che mi tirai dietro per la mano mentre continuavo a correre.

    Trovammo effettivamente una chioma bionda,ma non era esattamente quella giusta.

    Una ragazzina dagli occhi puri e la bocca corrucciata in un sorriso spiegava qualcosa di confuso a noi,data la distanza,alla ragazza dai lunghi capelli neri che aveva fatto il terzo posto e,non da meno,ad una rossaccia ragazza vampira.

    Raggiunsi Alice con il fiatone,mentre Light si appendeva al mio braccio distrutta dalla corsa improvvisa per seguirmi.

    Mi sono scusata solo poche ore fa con Light per averla trascinata con me in quel malo modo quando lei era sempre gentile con me.

    - Oh guarda chi si vede! - disse la ragazza accarezzandomi la bianca chioma racchiusa in una coda imperfetta.

    Le bloccai il braccio con le poche forze che avevo,quanto ho odiato le sue attenzioni premurose. Prima.

    - Ehy! Tu!- ricordo la voce angelica della bambina che mi tirava il dito del mignolo - Grazie per aver svegliato un pò il mio fratellone.-...come ricordo il contagioso sorriso che diede.

    Per un attimo poi i miei occhi si incontrarono con quelli della pattinatrice che in modo coraggioso e pieno di emozioni si era aggiudicata il secondo posto al primo round sotto la melodia del piano che componeva "This Game".

    Ero rimasta impressa dalla melodia,imprimeva nella testa la sua voglia di combattere per un ipotetica patria nella vita che definiva un gioco,This Game.

    Difatti scoprii giorni dopo della sua maestria con il piano,e della sua passione per la musica,e di come quella melodia era solo e sempre la sua.

    Al momento mi ricordava la mia Coach,nonostante le differenze nello stile di "combattimento", Alice era entusiasmante,non vota alla patria lealmente,e "combatteva" per se stessa,e per il suo orgoglio.

    Tutto quello che accadde dopo,fù un turbine di follia.

    La corvina,Midori,offrì la sua esibizione per far pattinare Matt sulla melodia che davvero lo rappresentava nel suo animo,Midori Saito sacrificò la sua posizione di vantaggio per far esprimere e sfogare l'amico.

    Forse solo in quel momento mi resi conto cosa volesse dire essere leali e fedeli a coloro che volevi bene,ed essere coraggiosi più di loro se ce ne fosse stato bisogno.

    Il giorno della gara lei era la prima,cambiammo traccia in "Sparkle" e lasciammo che di sua spontanea volontà Matt andasse in pista.

    Em,la sorellina del medesimo,l'aveva convinto a venire.

    L'impossibile però successe,e potei vedere il giallo e il verde pattinare finalmente,su quella melodia perfetta per lui.

    Anche lui finalmente aveva lasciato e dipinto la bianca tela rappresentata dal ghiaccio.

    Midori fù eliminata,e a Matt riconfermarono l'eliminazione,ma in entrambi vidi due visi non tristi anzi felici,felici di pattinare.

    Light sorrideva allegramente e parlava della sua esibizione mentre Matt discuteva con lei con un mezzo sorriso,Midori li guardava in silenzio,fiera di entrambi.

    Fu in quell'istante che mi chiesi se io,ero felice di pattinare.

    Di essere lì per me stessa,a esprimere me stessa.

    Automaticamente cercai Alice,nonostante non sapessi cosa volessi o cosa volessi dirle,ma la ritrovai di fianco a me che mi osservava.

    Si avvicinò guardando il gruppetto poco distante,per poi sussurrarmi,-Allora,pittrice?-

    Le rivolsi uno sguardo determinato,volevo di più,volevo esprimere quella forza che nel mio corpo ribolliva,non volevo accompagnare la musica,doveva essere lei ad accompagnare me.

    Mi sorrise,aggrappando un CD dalla sua borsa per poi dirigersi nella direzione della commissione, sussurrando con lo sguardo di fidarsi di ciò che volevo dipingere.

    Conoscevo quel disco,io stessa lo stavo ascoltando in camera mia e ne stavo arraggiando una coreografia,adoravo quella musica piena di me e solo me.

    Quando dovetti andare in pista,cercai lo sguardo della mia Coach,ero sicura di me ma avevo bisogno di lei,bisogno che qualcun'altro credesse in quella pazzia.

    Riuscivo a vedere un qualche tipo di luce negli occhi neri della giovane,la luce che intravedevo quasi sempre nelle sue competizioni,ma che da un pò era sparita.

    La veloce e traballante melodia del piano che cambiava da lento a veloce,da dolce a cattivo, dimostrava la vera forza dei The Reluctant Heroes.

    Ognuno di noi aveva un posto nella musica e nell'esibizione,Alice,Matt,Em,Midori,Mia Zia e Light,noi Riluttanti Eroi,noi Reluctant Heroes,che su questa tela buttiamo tutto ciò che abbiamo tenuto dentro pulendoci dal sangue che abbiamo guadagnato nella battaglia che è la vita.

    E' così che me ne vado,con nel cuore la nostra melodia,noi,la mia medaglia da secondo posto,mano nella mano con la persona a cui tengo ,nel cuore il Grand Prix e con la frase che mi permetterà di danzare per sempre sulle mie note da Eroe,dando ragione alla turchina.

    "Tornerò a Pattinare,contro e con te,non provare a dimenticarti di me,pittrice."
  2. .
    Io faccio la cattiva e invece di premiarti perchè stai migliorando ti bacchetto u-u
    Apparte gli scherzi il "contorno" del disegno è bello e piacente,il problema è la base.
    Ora non so precisamente se è la foto fatta un pò male,ma ti consiglierei proprio di fare un omino seduto e poi disegnare il vero "personaggio".
    Così,così o ancor,semplicemente, così.
    All'inizio risulta strano,ma una volta che ci fai l'abitudine non te ne accorgi neanche più,e anzi una volta imparato il funzionamento del disegno preparatorio lo farai molto più velocemente fino al tal punto che non avrai neanche più il bisogno di usarlo.
    So che probabilmente mi starai odiando,ma ti voglio bene <3
  3. .
    CITAZIONE (Fiore121 @ 16/3/2017, 17:50) 
    Eh sì, ce la vedrei come inizio di un libro..."L'angolino di Light" *^*
    Lasciando da parte la mia fantasia, non vedo l'ora di vedere il disegno :awaw:

    Concodo~
  4. .
    Ciao,e,in questi casi non saprei proprio cosa dirti. Le modifiche non sono sicure e spesso sono imprevedibili. I casi di blocchi come questi sono numerevoli e spesso tutti diversi. Ti consiglierei di smettere di usare la modifica,ma comunque se proprio ci tieni portala a chi te l'ha venduta,probabilmente ti dirà che il modo più veloce sarà o modificare la modifica o eliminare il gioco. Purtroppo però in Entrambi i casi perderesti i tuoi salvataggi. Questo è il massimo che so.
  5. .
    Alzai lo sguardo stanco verso la voce che mi aveva parlato con tono provocatorio,non dovetti alzarlo più di tanto; un ragazzo dalla carnagione quasi cadaverica e dai capelli di un biondo tendente al platino mi si era guardava intensamente,per certi versi mi ricordava una delle fate che mi narrava da piccola la mia fantasiosa zia,pure,docili e leggiadre,ma qualcosa,che trovai molto più attraente, cancellò quella figura con un qualcosa di più affascinate di una semplice e casta fata,quegli occhi.

    Contrastavano con il resto,erano dei fiocchi di neve in un Sahara accaldato,nonostante la situazione non si scioglievano.

    Gli occhi di un guerriero.

    Mi alzai,nonostante non fosse da me non concludere i litigi con qualche pugno ben assestato,il viaggio fino in Russia mi aveva davvero sbalzato e devastato,talmente tanto che ancora non avevo piena coscienza del fatto che la mia Coach,ancora mi fa strano chiamare lei a questo modo,mi abbia iscritto al Grand Prix del mese.

    E' così ironico,dopo tutto questo tempo sono tornata al Grand Prix,in prossimità di Dicembre,uno dei mesi più freddi di tutti,per allenarmi a ricombattere e colorare quel ghiaccio.

    Sento gli sguardi delle persone sulla mia discutibile figura appoggiata su un palo,ma non ho mai avuto problemi con questo genere di situazioni,purtroppo però il motivo non era il mio "ritorno",e,in circostanze normali mi avrebbe sollevata,ma nella particolare situazione mi stava urtando molto.

    Il fastidio stava crescendo a causa dei loro sguardi compassionevoli che si alternavano tra me e il biondo principe.

    Diedi una fugace occhiata al ragazzo,sembrava esserci abituato,nonostante si vedesse lontano un miglio che continuava a suscitargli un enorme fastidio.

    Che agli occhi della gente io sia un anima pia che è stata appena maltrattata da un Dio della distruzione sceso in terra?

    La cosa non mi andava giù,io non sono e non sarò mai una povera pecorella,lui non è il mio Dio,o ciò che mi distruggerà,ma sopratutto non mi farei mai battere così facilmente non sono quel tipo di persona io.

    Quindi,accompagnata dagli sguardi impauriti delle persone,mi sedetti di nuovo lì,ma al posto accanto,visto che il medesimo era appena stato liberato.

    Più precisamente la ragazza in questione era appena andata a recuperare qualcosa da mangiare alle macchinette,era una tipa particolare,se non fosse stato per qualche ciocca nera un pò più lunga che spuntava dal cappuccio della felpa e da alcuni dolci lineamenti che si intravedevano non sarei neanche stata in grado di dir che fosse una lei.

    Ma poco importa a questo punto no? Ho ottenuto ciò che volevo,il Rispetto e la scomparsa di quegli sguardi,due piccioni con una fava.

    Per quanto ci possa girare intorno,se non lo avessi fatto io si sarebbe comunque seduto qualcun'altro qui,l'indole umana,quella diabolica e furba,trasparisce sopratutto in queste piccole cose.

    Sento il giovane accanto a me frugare nella tasca della sua bianca felpa,e ne esce con i cellulare con la cover più ripugnantemente dolce che io abbia mai visto.

    Che mi stessi sbagliando sul conto di questo ragazzo?

    Perchè costui è un Dio?



    Vedo gli scompigliati e rossastri capelli della donna avvicinarsi alla mia figura inerme,non me lo faccio neanche dire e mi rialzo goffamente dalla scomoda poltrona,senza però lasciarmi sfuggire un'ultimo sguardo al giovane pochi centimetri lontano.

    Seguo la donna senza parlare o obbiettare,in qualche modo nonostante la conosca da solo qualche minuto,mi fido.

    La vedo avvicinarsi ad una vettura,precisamente nera,deduco che sia la sua macchina,quindi,senza proferire parola,raggiungo la donna all'interno della macchina.

    L'auto,abbastanza rinomata e ben curata nonostante qualche libro di vario genere qua e là,parte verso meta a me ignota,così,annoiata,appoggiai il gomito sul finestrino,in modo da creare un semplice appoggio con la mia mano per la mia pesante testa.

    - Che mi dici del tipo,mocciosa? - infranse il silenzio la voce della Montgomery richiamando tutta la mia attenzione su di lei,ci riusciva sempre dannazione.

    - Insomma quello con cui stavi non-parlando che ti era accanto -

    - E' Interessante - dissi continuando a guardare fuori - Non saprei dirti altro - aggiunsi rilassandomi sul sedile e posando la testa all'indietro e lasciando cadere gli occhi sul soffitto nero dell'auto,come se li potessi cercare la risposta alla domanda.

    Non disse altro,ne tanto meno mi rispose,ne tanto meno mi disse dove eravamo dirette,ne tanto meno si scusò o mi parlò del Grand Prix e dell'iscrizione,ne tanto meno fece una battuta sarcastica,ne tanto meno... Ne tanto meno... Ne tanto meno mi fece capire qualcosa maledizione!

    - Per oggi sei libera,domani non voglio scuse,ci vediamo sulla pista di pattinaggio e niente scuse -

    Fù l'ultima frase che sentii pronunciare dalla donna,prima che mi lasciasse da sola davanti all'hotel da lei alloggiato per noi.

    Forza Margò ho diciassette anni posso sopravvivere in Russia da sola!

    Sospirai al freddo dell'esterno e camminai senza una meta,o in realtà l'avevo anche se non lo avrei mai ammesso a me stesso mi stavo magicamente dirigendo verso l'unica pista di pattinaggio indicatami dalla Coach.

    L'edificio era molto grande,almeno lo era rispetto a quello a cui ero abituata,mi infilai all'interno silenziosamente e raggiunsi la tela,il ghiaccio.

    Rimasi ferma,forse non volevo farmi notare,forse ne ero rimasta attratta,fatto sta che le mie gambe si bloccarono.

    Mi sembrava di vedere delle scie azzurre rosate piene di emozioni diverse,come la dolcezza e la lealtà,che coloravano quel ghiaccio.

    Riuscivo anche a sentire il suono dei lunghi capelli neri che si muovevano con sicurezza insieme al corpo della magnifica ragazza.

    E,nonostante la lontananza,riuscivo ad intravedere un dolce e semplice sorriso che si formava sulle rosate labbra della giovane,si stava finalmente sentendo in qualche modo libera dai giudizi e dal guscio che abbiamo davanti ma che non riusciamo a tenere quando noi pattinatori esprimiamo la nostra arte.

    Probabilmente si stava solo esercitando,probabilmente quello non era il meglio di lei,e quasi lo speravo,volevo vedere di più del coraggio che aveva nel suo cuore che riuscisse a dimostrare,riuscivo a percepire la voglia di farlo a chilometri di distanza.
    Trattenni il respiro e pensai di allontanarmi,non avrei mai voluto rovinarmi la sorpresa di vedere la giovane pattinare a performance completa.

    A sentire la musica scelta da lei,dal numero delle sfumature che avrebbe mostrato e alle vere emozioni sotto il guscio timido.

    -Ehy guarda che ti ho vista-

    Sentii quelle parole sussurrate vicino al mio collo suonare dolci,ed estremamente familiari.

    Mi girai,e mi ritrovai due enormi ciocche di capelli azzurri cielo contornare un dolce e caldo sorriso.

    -L Light?- dissi incerta avvicinandomi alla figura.

    Sentii la risata melodiosa delle ragazza venirmi incontro,era proprio lei,ora che le sue braccia esili mi contornavano il busto ne ero sicura.

    Mi abbassai leggermente,nascosi il viso nell'incavo del collo della turchina,mi mancava,anche se non lo avrei mai ammesso,abbracciare una persona di cui mi sarei sicura potuta fidare.

    La sentii di nuovo ridacchiare,sorrisi istintivamente sulla sua pelle,poi mi afferrò un braccio dolcemente,la seguii,non sapevo precisamente dove volesse andare Light mi feci semplicemente trascinare...

    Non ho riletto,ho scritto tanto,sono stanca e ho solo una domanda,volete che vi lasci le musiche su cui pattinano i ragazzi?
    Ciao torno a dormire con la mia amica Febbre.


    Edited by Luowl - 30/6/2017, 21:46
  6. .
    Grazie mille **^**
    Sono davvero felice che riesca a "stupirvi"!
  7. .
    Non sono mai stata così determinata o eccitata,di solito mantenevo me e le mie emozioni sul piano fisso dell'indifferenza,sopratutto se si trattava del pattinaggio.

    O almeno convincevo e costringevo,il cuore,la mente e tutta me stessa a farlo.

    Eppure ora potevo sentire perfettamente il sangue nelle vene,e stavo cercando da fin troppo tempo di spingere me stessa a credere che stare su quel ghiaccio non mi faceva sentire incredibilmente viva,che il gelato vento che picchiettava sulle mie guance,che muoveva i miei capelli,e il bianco infinito che risaltava le mie profonde iridi rosse non rendeva me la mia vera me.

    Credo che stia per incominciare il capitolo più incoraggiante della mia vita,ma sopratutto,finalmente ho trovato quel qualcosa e quel mondo che non mi annoierà mai e che continuerà a stupirmi.

    Era proprio quello il mio enorme problema. Mi annoiavo in fretta.

    Infondo il ghiaccio è bianco per un motivo,è come la tela dei pittori,il viola è il misto scuro del rosso e il blu,e noi pattinatori siamo ogni sfumatura,che coloreremo per sempre l'infimo bianco fino a renderlo completamente nostro,ma non mancherà mai,proprio come con i colori,che la sfumatura di viola sia sempre scura a volte può essere più chiara,perchè è impossibile essere sempre e solo rosso,e poi le sfumature e le sorprese sono ciò che ci rendono incredibilmente vivi.

    Non mi sono mai arresa nella mia vita,non fa parte di me,ma questa volta mi arrenderò al mio destino di dimostrare la mia vera me,su quel ghiaccio,con quel freddo.

    -Svegliati Ragazzaccia- sentì una fredda e distante voce penetrare nei miei pensieri rompendo la barra della dormiveglia che c'era tra me e lei.

    Alzai lentamente il capo dal finestrino ancora un pò assonata,per quanto avevo effettivamente dormito?

    -Posso farti una domanda completamente fuori luogo?- non mi lasciò aprire bocca la mia interlocutrice riprese le redini del discorso iniziato con un mezzo insulto,ma ahimè quando ho sonno non riesco a controbattere molto velocemente.

    Comunque accennai un si con un piccolo movimento con la testa mentre cercavo di risiedermi come una persona normale sul sedile dell'areo.

    Sentì la sua mano avvicinarsi a me lentamente ma con decisione,senza chiedere il permesso o dare il tempo in alcun modo al mio cervello di reagire,prese dolcemente una ciocca dei miei capelli per poi dire con un'immaginabile rassicurante voce chiedermi -Non sono una tinta vero? -.

    Ma non potevo certo fare in modo che imponesse su di me le sue maniere dirette e,per quanto fossero molto simili alle mie,le bloccai la mano vicino al polso e,assumendo un'espressione quasi provocatoria, mi avvicinai anche io a colei che fino a poco fa avevi solo ammirato dal lontano e dissi,cercando di rendere la mia voce ancor più maestosa di quella dimostrata dalla ragazza qualche secondo prima - Stai insinuando che i miei argentei capelli non sono rispettabili come i rossastri? -

    Mi rivolse un sorriso altrettanto beffardo,sicuramente non aveva voglia di perdere,con me,ma a differenza degli altri questa volta non capivo,non riuscivo neanche a crearmi un pensiero riguardante una sua eventuale risposta,ed i suoi neri e profondi occhi non lasciavano di certo trasparire alcuna emozione,neanche le più semplici come la felicità o la paura,quella donna era completamente e continuamente una sorpresa per me.

    -Mi piace il bianco,non ti dà alcuna colorazione o ti etichetta in un gruppo in particolare,come la pagina di un libro,puoi scriverci qualunque parola,decisa o timida che sia,puoi anche cancellarla se vuoi,e sinceramente sono curiosa di sapere cosa scriverai su quel ghiaccio e in te,e se hai un famoso blocco dello scrittore puoi chiedere a chi ritieni il migliore scrittore del ghiaccio... Chissà se riusciremo a rendere le parole indelebili-

    Rimasi immobile ad ascoltare la sua voce,era sempre la stessa,sempre quella indifferente ,quasi acida,ma in quel momento mia aveva rapita,si lo faceva spesso con le sue coreografie,ma le sue labbra che si muovono dannò una carica diversa,quasi...rassicurante?

    Si allontanò da me,aveva terribilmente vinto,ma sono sicura che un giorno,molto vicino,sarei riuscita a sorprenderla,come lei faceva con me,e magari accaparrarmi una vittoria sui buchi neri che aveva al posto degli occhi facendoli diventare un pò più grigi,come una sfumature a quel profondo nero.

    - C'è un motivo per cui ho gettato tutto e mi sono buttata a capofitto nel tuo destino...

    Perchè riuscirai a sorprendermi e a stupirmi come il pattinaggio non la faceva già da un pò,lo hai fatto subito,fin da quando mi hai vista,mi hai fermato quando credevo di aver fatto la scelta sbagliata. -

    Certo che ci riuscirò,nonostante ora io non possa vedere te e i tuoi occhi,ma solo i tuoi rossastri capelli che,come fiamme,scuotono mentre scendiamo dalla'areo,so che stai provando a darmi fiducia e che forse non lo sai fare tanto bene,non credevo fossimo poi così simili.

    - Scherzi? Io posso fare tutto.-

    Guardo il cielo grigio sopra di noi,non sono mai stata particolarmente attenta ai dettagli,ma un piccolo fiocco di neve che era lentamente caduto sul mio naso mi aveva portato a farlo.



    Raggiungiamo un hotel,o almeno la Montgomery mi aveva portato lì senza darmi alcuna spiegazione logicamente,e all'interno un cartello mi stupì ciò che meno volessi mi stupisse,il medesimo era riservato ai pattinatori del Grand Prix.

    Che mi avesse iscritto lei senza dirmi nulla? Certo la cosa era plausibile,visto che a casa mia era stata davvero tanto tempo con mia zia,ma il punto non era quello,mi aveva quindi iscritto prima che io la raggiungessi poco prima della sua salita sull'areo.

    Stava cercando veramente di fidarsi,che non riuscisse più ad entusiasmarsi con il suo stile di pattinaggio?

    Arresa all'idea che opporsi era inutile,recuperai il mio telefono dalla tasca del capotto e mi afflosciai su una sedia lì vicino.



    - Ehi tu,attenta a dove ti siedi,quello è il mio posto -

    Sembra che la nostra Margò sta crescendo *^*
    Apparte gli scherzi non l'ho ancora riletto quindi se c'è qualche errore non odiatemi <.<
    P.S Light tranquilla per il tuo personaggio,ti ricordo che quasi tutta la storia è basata su questo effetto di voler "stupire"
  8. .
    CITAZIONE (Midori« @ 3/1/2017, 21:20) 
    Sì sì, penso siano questi. Grazie Luowl.. Però non saprei dove trovarli :rnu:

    Se non mi sbaglio la serie Contessa è una delle più costose e sta solo da Griffa.
    Ma non ne sono sicura xD
  9. .
    Grazie Mille Ali xD
  10. .
    Scusate per questi capitoli non continuativi che fanno cose a caso ma volevo renderli speciali,una specie di, "E' qui che inizia il vero!"
    Una specie di capitoli di Prefazione u.u



    I Miei capelli bianchi si muovevano costantemente reagendo al vento che soffiava,forzandoli a farlo.

    Non mi facevano male le gambe,era abbastanza abituale per me correre almeno un'oretta al giorno,ed il freddo non era certo un problema.

    "Abbandono il Pattinaggio"



    Quelle parole ancora mi risuonavano in testa,mi risuonavano in testa con una certa nota malinconica nonostante la donna che lo disse fosse tutt'altro che malinconica,altrettanto le sue intenzioni.

    "Non capisco cosa tu stia ancora facendo qui"



    Quante volte avevo sentito quella frase.

    Da innumerevoli persone,da innumerevoli persone che mi volevano bene e che pensavano al mio futuro,diversamente da me.

    La prima di tutte fu la mia impensabilmente saggia Zia,seguita dalla piccola Light.

    Quelle due sono così diverse,eppure riescono a stare bene insieme,sopratutto se si tratta di dar fastidio alla sottoscritta.

    "Hai delle ottime movenze,un carattere guerriero e un'affinità con ghiaccio stabile"



    Non ci stavo credendo neanche io.

    Lei aveva visto il mio stupidissimo video,e aveva tratto qualcosa di positivo dal medesimo.

    Non sapevo precisamente cosa pensare,vedevo mia zia incitarmi di prendere la palla al balzo e la ragazza dai capelli turchini,conoscendo il mondo del pattinaggio e il suo prestigio,che mi incitava a riprendere finalmente le redini del mio futuro,Del mio destino.



    Le mie gambe non cessavano di muoversi,la mia resistenza non era certo un valore da sottovalutare,continuavo a correre.

    Fino a quando mi fermai,un ultima leggera folata di vento fece muovere qualche ciuffo per poi entrare in stasi anche loro.

    E cambiai direzione con lo sguardo,a quell'incrocio.

    Lentamente feci un passo,dopo qualche secondo un'altro.

    Gli altri seguirono inspiegabilmente velocemente nonostante il casino che avessi in testa.

    Forse quel sentimento che ritenevo essere sbagliato era in realtà frenesia,voglia di fare,voglia di continuare... Voglia di tornare su quel ghiaccio.

    Voglia di tornare me stessa.



    Poggiai la mano,ora non più tremante,sulla porta spingendola,e corsi.

    Corsi a perdifiato.

    Come se stessi per perdere l'occasione più grande della mia vita,come se stessi perdendo la medesima.

    Afferrai il braccio di colei che in quel momento ritenevo l'ultima speranza,ciò che avevo giudicato troppo in fretta,come spesso facevo.

    Sentii gli sguardi,le parole,i giudizi delle altre persone che erano in procinto di prendere i loro voli ma in quel momento nella mia testa risuonava solo una frase,non riusciva proprio ad entrarmi nient'altro.



    "Diventerò il Tuo coach,ma solo se saprai dimostrami quanto vali,chi sei e che lo vuoi davvero"



    La nostra Musa pretende tanto eh u.u (xD)
  11. .
    E' Fantastico,bellissimo meraviglioso e ti adoro!
    Poi l'idea del mio potere e della mia "rivale" li ho apprezzati davvero tanto,sopratutto il primo ù.ù
    Hai descritto ogni momento con una tale precisione che ne potevo quasi udire i rumori.
    Aspetto con ansia il prossimo!
  12. .
    I primi raggi,e probabilmente unici della giornata visto l'inverno freddo che era alle porte,mi svegliarono combattendo furiosamente con i miei occhi stanchi.

    Arresi anche loro che era il momento di alzarsi dopo la irrequieta notte si dirigono verso l'orologio nel fondo della stanza,accanto alla porta per la precisione.

    Le dieci di mattina.

    Davvero tardi rispetto al solito.

    Allungo la mano sotto al letto verso il telecomando per la inutilizzata televisione,di solito preferivo il computer o il cellulare ma in quel momento i due apparecchi elettronici erano le uniche cose che non volevo vedere,ben accompagnati dai miei familiari.

    Il Bianco Lap Top era rimasto spento sulla scrivania sommerso dalle scartoffie accumulate la scorsa sera in bianco mentre il telefono era caduto inesorabilmente da qualche parte sul pavimento della stanza.

    Avevo tagliato di netto ogni rapporto con il mondo esterno,aiutata anche dalla chiave della mia stanza,lo facevo spesso,ma non ai livelli di questa volta.

    Il Mio video era diventato virale,molto,ciò mi provocò un aumento assurdo di messaggi sui social,parenti che si congratulavano,e persone mai viste che mi davano della "Migliore Amica".

    Ma dovrei esserne felice no? Sono riuscita a "risorgere" da quella disastrosa esibizione.

    Magari fosse quello il problema,non mi interessava ormai pattinare competitivamente da un bel pò di tempo,mi mancava lo stimolo per fare quello,come se bastasse prendere i pattini e muoversi sul ghiaccio.

    Ciò che mi spinse a questa completa scissione tra me il mondo fù il perchè,il come,la mia coreografia diventò "famosa".

    Le note che ricordavo a memoria sulle quali stavo pattinando erano da qualche giorno diventate la scelta,a detta di alcune voci,di una pattinatrice per la sua coreografia.

    Credo che anche quell'informazione,che ritenevo certa come la neve che scendeva in inverno,mi spinse ancor di più a esprimere la mia frustrazione con il pattinaggio,il mio senso di oppressione,ribellandomi.

    Ma quei sentimenti non erano legati all'uso della canzone,anzi,la pattinatrice in questione fu colei che spinse la piccola Margò a chiedere con gli occhi da cucciolotto,che non sa fare,alla madre di comprarle un paio di pattini,che dopo la risposta negativa,comprò da sola.

    E' la mia musa,anche se non lo sa.

    Giro qualche canale dando un minimo di 10 secondi ad ognuno per esporre i loro contenuti,altamente discutibili,e tra ragazze che litigano e TG arrivò il canale sportivo.



    Mi rialzo svogliatamente dal letto e recupero i vestiti del giorno precedente,lanciati casualmente la sera prima.

    Il Tempo d'isolamento da me adorato questa volta sarà notevolmente ridotto,non si tratta di me e i miei compaesani,ma del mio non futuro nel pattinaggio artistico.

    Sto per raggiungere la chiave illuminata da un timido raggio che si stava lentamente spegnendo per lasciar posto alle grigie nuvole quando una voce molto familiare interruppe l'azione.

    - Margò ti ho preparato il caffè -

    Rimasi in silenzio senza accennar movimento.



    -Come piace a te -

    Quella donna sapeva come farmi correre alla locanda senza neanche batter ciglio.

    La fumatrice incallita in questione era mia zia,viveva in una delle stanze riservate ai clienti,ma da ormai dieci anni occupata,orgogliosamente,da lei.

    Ancora oggi quella maledetta mi rinfaccia coem da più piccola le diedi il premio di "Cliente più affezionato e Longevo"

    Probabilmente,come ogni mattina,l'avrei trovata a scambiare qualche battuta con mia madre e qualche cliente,tra una sigaretta e l'altra.

    Ma non sapevo davvero dove collocare ciò che trovai fuori dalla mia bolla,se tra l'impossibile o l'imprevedibile.

    Ma in quel momento neanche il più piccolo e insignificante neurone sarebbe riuscito a combattere coraggiosamente lo stupore,uscendone vincitore e formulando un pensiero logico.

    I Furiosi e scalmanati capelli rosso rame e gli occhi neri che raggiungevano le peggio tenebre e i più imprevedibili fulmini erano lì davanti alla mia incredula persona.

    Alice Montgomery,la mia musa.

    Eh eh eh qualcuno qui ha delle responsabilità,ma sopratutto ha speso un sacco di soldi per un viaggio con meta la casa di una sconosciuta,ma dettagli u.u
    Spero vi sia piaciuti nonostante sia cortissimo <.<


    Edited by Luowl - 22/12/2016, 18:31
  13. .
    Le note su cui pattina Margò sono queste!
    I minuti del video corrispondono ai salti!
    Che se non conoscete ci sono su youtube,ma che non vi obbligo a vedere eh u.u
    Presto vi aggiungerò tutte <.<


    Mi lascio trasportare dal mio corpo senza seguire una coreografia precisa.

    Non ne avevo mai avuta davvero una,a volte ne abbozzavo una da me.

    Ma in quel momento mi ritornò in mento come un salto nel passato la gara dei 2 anni addietro.

    Fu una delle mie più disastrose,nonchè quella che mi porto a sparire da tutti i tornei.

    Eppure il mio animo sadico in quel momento fece muovere le mie gambe da sole.

    Mi posizionai al centro della pista,come in ogni competizione che si rispetti e presi qualche profondo respiro.

    Per i primi 20 secondi percorsi lentamente il perimetro della pista con la vecchia melodia perfettamente nella testa.

    Ricordo perfettamente ogni variazione di nota del pianoforte,ma sopratutto quando la vera parte iniziava.

    Lì,proprio in quell'istante,la melodia si velocizzava arricchendo la sua composizione di note,e portando me a far iniziare quella coreografia.

    Esegui un Salchow curandomi della giusta rotazione e precisione,ero entrata in sfida con me stessa.

    Eppure mi stavo rilassando,era differente da quel giorno,non era per un qualche tipo di pressione che mi dava il pattinare in pubblico,ero cambiata io.

    Il ghiaccio ed io solo ora stavamo diventando come una cosa sola,senza nessun'altro.

    Continuai la coreografia con qualche Waltz Jump a scopo di abbellimento per passare alla comparsa,ricordo come ieri che fosse verso i 30 secondi,dileggere note acute.

    Sulle quali esposi tre dei più semplici salti del pattinaggio,i Toe Loop,per prepararmi e non stancarmi alla veloce combinazione di salti e note acute seguite dopo.

    Un veloce salto Rittberger su quelle note fu uno dei più liberatori e che mi fece sentire davvero viva con il sangue nelle vene.

    Ma anche quello che mi fece per o più pensare.

    La coreografia era davvero scontata e semplice,ma un quinto posto,nonchè penultimo,me lo sarei riuscita a guadagnare,se non avessi sbagliato.

    Se non avessi sbagliato a causa di questa non affinità con il ghiaccio e con il freddo.

    Ma la causa maggiore forse fu il non sapere perchè lo stessi facendo.

    Perchè stavo pattinando in quel momento?

    Ora perchè lo sto facendo?

    Perchè mi sento libera come il bianco dei miei capelli,rossa e forte come il miei occhi.

    Ecco perchè.

    Conclusi prima la coreografia,non perchè non avesi fiato necessario,ma un dolce applaudire aveva colto la mia attenzione allontanando quella convinzione.

    - Non voglio che tu marcisca qua -

    Avrei potuto riconoscere quella voce su mille,anche se non mi ero ancora girata.

    Quando lo feci i miei occhi confermarono la mia teoria ma rimasi più scioccata del previsto.

    Le candide mani della ragazza che era sempre stata come,nonchè mia amica d'infanzia reggevano un telefono,diretto vero di me,probabilmente appena ripreso avendo appena applaudito.

    Pattinai velocemente verso la giovane dalle gote rosse a causa del freddo che stavano incondizionatamente bene con i suoi turchesi capelli.

    -Light,cosa stai facendo?- nonostante la riposta fosse più che ovvia cercando di convincere me stessa del contrario.


    - Faccio in modo che ti convinca a tornare a pattinare mettendo la tua performance su internet-

    Edited by Luowl - 19/12/2016, 03:30
  14. .
    Mi continuavano a pizzicare le guance rosso scarlatto a causa del freddo,i chiari capelli si posavano lentamente sulle spalle dopo essersi irrimediabilmente scossi a causa del gelato vento e il respiro caldo creava delle piccole e dolci nuvolette che gradualmente sparivano morendo nel freddo.
    L'inverno era arrivato.
    Continuavo a percorrere la via accompagnata solo dalla neve posata a terra e dai freddi fiocchi di neve che scendevano dolcemente dal cielo.
    Adoravo quel tipo di ambiente,era il mio ambiente,tra la neve e il freddo potevo sentire il mio sangue ribollire,e ciò mi faceva sentire incredibilmente viva.

    Spinsi lentamente la mano sul freddo vetro dell'edificio intimando la porta di aprirsi.
    Anche se il mio portamento era freddo come l'inverno il sangue rosso come le mie iridi scarlatte ribolliva nelle vene al solo pensiero.
    Finalmente ero arrivata,finalmente ero lì.
    Su quel ghiaccio.


    Finalmente potevo pattinare.


    Come avevo accennato ad un pò di gente questa è la storia che avevo in programma.
    E si se volete siete liberi di iscrivervi u.u

    Nome e Cognome:
    Aspetto:
    Carattere all'apparenza:
    Carattere Vero:
    (Vi spiego questi due parametri,volevo creare dei personaggi che sul ghiaccio esprimano le loro vere emozioni e concetti ecco perchè sono diversi! Potete anche lasciare il secondo libero e far in modo che durante la storia lo scoprano)
    Anni: (Non è molto importante in realtà,potete anche mettere,stessa età della protagonista,un anno in più ecc.)
    Esperienza: (Questo vi dico che volevo sceglierlo io,ma ve lo lascio perchè mi sembrava poco giusto ma se mi volete bene potete anche lasciarlo vuoto,comunque sarebbe da quando pattini,novellino esperto ecc.)
    Passione: (Questa è facoltativa,se non volete far parte del pattinaggio qui potete mettere,Musica e Danza,logicamente tutti i parametri prima dovranno essere cambiati di conseguenza,in caso contrario non lo inserite proprio!)


    Edited by Luowl - 22/12/2016, 18:29
  15. .
    Non adattarti,cambia ciò che ti circonda e come fai le cose.
    E rendile a tutti i costi meravigliose.


    Sono solo una ragazza che non vuole questo mondo.
    Forse qualcuno mi può dare della folle,ma questo mondo non mi appartiene,è insano.
    Questo mondo è una completa lotta.
    Non sono contenta di essere un'umana,per quanto questo possa essere il nome dato a noi l'unico aggettivo che ci potrebbe descrivere tutti,nessuno escluso,è la disumanità.
    Ma forse ancora tutto non è perduto.

    Mi rigiro nel vecchio e consumato letto guardandomi intorno.
    La prima cosa che mi ritrovo sono i capelli cobalto del ragazzo di ieri sera.
    Ancora non ci credo.
    Non mi rialzo,mi gira troppo la testa,ma i miei occhi grigi incontrano un panorama mai visto.
    Il Balcone che dava sul tranquillo mare a quell'ora lasciava svolazzare leggermente delle ciocche di dolci e corti bianchi capelli.
    Il ragazzo lo avevo già visto,e sapevo perfettamente ci era.
    Ciò la fece convincere solo delle sue idee.

    Quei folli incarcerieri degli Angeli stanno condannando tutte le possibili minacce al loro dominio,definendoli,Peccati Capitali.
    "Chiunque imiti,idolatri i Peccati Capitali verrà perseguitato come gli stessi"
    L'inchiostro nero sulla vecchia carte continua ad invadere i miei pensieri,ma ancor di più il chiaro grigio scuro delle foto.

    Forse sono folle ma in questo universo l'unico modo per risolvere questo innaturale convertire delle cose è tramite l'alchimia.
    La rossa sciarpa che ho dalla mia nascita regalata dai più grandi alchimisti in questo mondo si muove dolcemnte al passar del vento.
    Che il mondo mi stesse dando ragione? Quest'unica via di Salvezza comunque non sono io,o almeno da sola,non ne ho la forza necessaria.
    Ma credo di conoscere i giusti obiettivi.
    E uno dei tanti c'è l'ho proprio davanti...

    7 Veri Ideali,Il potere di una gemma delle Nereidi e un reale dal sangue acquatico.
    La ricetta per la creazione di un mondo parallelo con alla base delle anime guerriere.



    ZAN ZAN ZAN.
    Aprite lo spoiler se avete capito la narratrice.

    VeronicaxKaito o x Axel?
    A me non piace con nessuno dei due ma a voi i giudizi u.u
    Comunque questo sogno in linea temporale è dopo quello precedente,quindi,Cosa è successo a Light e Margò?
312 replies since 26/10/2015
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